Il mulino: l’edificio

In riferimento ai mulini a ruota orizzontale, la tipologia degli edifici non è molto diffusa, soprattutto se consideriamo la nostra Regione nella quale troviamo piccoli mulini ad una o al massimo due macine. L’unica nota di originalità è rappresentata dalla presenza di alcuni mulini rupestri: due nella Valle del Foro, uno a Bocca di Valle. Questi edifici di solito ospitano una sola macina. Solo in pochi casi troviamo due o più ambienti disposti su uno o più piani. I mulini che avevano due o tre macine si trovavano di solito nei luoghi più raggiungibili a quote relativamente basse. Nelle nostre ricerche abbiamo constatato che lungo il fiume Orta sono presenti molti edifici attribuibili alla stessa tipologia, cioè di piccole dimensioni e con una sola macina. Nella maggiorparte dei casi l’edificio era una classica costruzione “contro

monte” date le caratteristiche dei luoghi scelti e la necessità di realizzare un adeguato salto idraulico. L’ingresso al mulino era generalmente disposto su uno dei sue lati corti dell’edificio poiché il lato a valle era il più delle volte scosceso. Sulle pareti dei mulini potevano aprirsi delle finestre e inoltre tutti i mulini erano dotati di un camino, sia per gli usi domestici sia per riscaldare l’ambiente. Per la costruzione delle mura veniva utilizzato materiale litico locale, quasi sempre prelevato sul posto data l’abbondanza di pietre lungo i corsi d’acqua. Spesso i muri venivano costruiti inglobando nella struttura grossi massi e le formazioni rocciose naturali. Nei documenti d’archivio sono numerosissimi i mulini danneggiati o completamente distrutti in seguito alle piene. Il tetto era quasi sempre ad una falda e veniva realizzato con travi, travetti e tavole, coperto infine da coppi. L’ambiente della ruota idraulica veniva realizzato con volta a botte ed il caratteristico arco d’uscita è tipico dei mulini ad acqua a ruota orizzontale.

G.D.F.